Il 12 giugno alle ore 17 partirà un tour nel centro storico di Castrolibero alla scoperta dei luoghi che hanno ispirato il progetto e lo spettacolo teatrale “Diciassette case“.
L’appuntamento è a piazza Pandosia, la piazza principale della parte antica di Castrolibero. Il tour prevede il passaggio per il corso principale, la sosta per piazza Napoli dove si potranno ammirare le diciassette case realizzate dal comitato napoletano dopo il terremoto del 1905, la piazza con la Torre con l’orologio (costruita nel 1912), la chiesa di Santa Maria della Stella, il Parco Palazzotto e la Chiesa di San Giovanni. Il centro storico di Castrolibero presenta un incantevole scenario paesaggistico e naturale. Non bisogna dimenticare che dopo l’unità d’Italia, come dicono gli storici riferendosi a delibere del consiglio comunale, il nome “Castrolibero” fu scelto proprio per “l’orizzonte libero che si gode da queste colline”. Le bellezze naturali però vengono arricchite da quelle storiche e archeologiche e che al visitatore suggeriscono storie ancora tutte da scoprire e da raccontare.
Il tour sarà guidato da esperti conoscitori del territorio e sarà effettuato nel rispetto delle normative vigenti sul contenimento della pandemia.
Obbligatorio sarà pertanto il distanziamento e l’utilizzo delle mascherine.
La compagnia Quinta Scenica è stata ospite nel plesso di Marano Marchesato dell’Istituto Comprensivo di Cerisano dove, ai ragazzi delle Seconde medie, ha illustrato, in modalità a distanza, il progetto “Diciassette case”. E’ stato spiegato il contesto storico nel quale è avvenuto il terremoto dell’8 settembre 1905 ma soprattutto è stato raccontato ai ragazzi del grande spirito di solidarietà che sostenne la ricostruzione. Dall’intervento del comitato di filantropi napoletani fino alla tradizione che ancora oggi resiste del “Mastru Rafele”, i ragazzi hanno mostrato grande interesse per la storia che sta al centro del progetto, e hanno accolto di buon grado la proposta di creare degli elaborati (poesie, video, disegni, racconti ecc.) che questa storia ha loro ispirato. Alcuni di loro inoltre hanno espresso pure la volontà di partecipare allo spettacolo teatrale, che chiuderà il progetto, come comparse. Una mattinata, insomma, di divulgazione per una storia che tanto ha caratterizzato la storia del loro territorio e che merita di essere raccontata e tramandata proprio come si prefigge di fare l’associazione Quinta Scenica col progetto “Diciassette case”.L’associazione ha espresso un caloroso ringraziamento per l’ospitalità al dirigente scolastico, prof. Lorenzo Ciacco, al professor Raffaele Esposito e all’assessore comunale alla Pubblica Istruzione di Marano Marchesato Antonella Belmonte per la sensibilità dimostrata.
Uno spettacolo teatrale ma anche un convegno, un tour e un’attività di divulgazione scolastica. E’ quanto prevede il progetto “Diciassette case”, organizzato dall’associazione Quinta Scenica e che è stato ufficialmente presentato dal presidente della stessa associazione, Alessandro Chiappetta, e dalla vice presidente Maddalena Molinaro, nel corso di una diretta streaming che può essere ancora visionata sulla pagina Facebook dell’associazione o sul suo canale YouTube.
Il progetto “Diciassette case” è stato approvato dalla Regione Calabria nell’ambito dei fondi Pac 2014-2020 (asse 6 azione 6.7.1, annualità 2019, Azione 3 tipologia 3.2 Valorizzazione di eventi storici e personalità rilevanti a livello regionale in ambito culturale e artistico)
Durante la presentazione, Chiappetta e Molinaro hanno spiegato quello che il progetto prevede, ma anche le sue origini e l’idea che lo sostiene (“frutto di una bella intuizione della progettista – ha ricordato Alessandro Chiappetta – che è l’ingegner Monica Filice”).
Il progetto racconta la ricostruzione che ha fatto seguito al terremoto che colpì gran parte della Calabria nella notte dell’8 settembre 1905 e ha avuto una interessante anteprima lo scorso 12 aprile con un webinar al quale hanno partecipato storici (il professor Antonello Savaglio, Daniele Bilotto, Amarildo Russo) e tecnici (l’ing. Fausto Capitano) che hanno inquadrato il periodo storico e quello che successe immediatamente dopo il sisma. Addirittura Vittorio Emanuele III, re d’Italia, venne personalmente a constatare i danni del terremoto. E la ricostruzione fu un avvenimento particolare perchè fu resa possibile grazie all’intervento di diversi comitati spontanei di filantropi che si formarono in diverse città d’Italia e che scesero qui in Calabria per, letteralmente, rialzare dalle macerie le diverse comunità sconvolte dai danni del terremoto.
Il caso di Castrolibero fu uno dei più emblematici: qui, infatti, vennero costruite diciassette case nuove (tuttora abitate e riconoscibili per chi attraversa il centro storico di Castrolibero) che dopo soli due anni vennero regalate alle famiglie sfollate. Alla cerimonia di consegna, tra gli altri, partecipò anche il sindaco di Napoli, il marchese Ferdinando del Carretto, e il discorso di ringraziamento per i castroliberesi fu pronunciato da Nicola Misasi, scrittore e intellettuale tra i più importanti del tempo.
Il progetto “Diciassette case” ruota attorno a questo episodio storico per sottolineare i sentimenti di grande solidarietà, amicizia, speranza e sostegno tra popoli lontani. E, anche in riferimento al periodo che stiamo vivendo, per ricordarci quanto gli uni abbiamo bisogno degli altri soprattutto nei momenti di grande difficoltà.
Dopo il webinar sul terremoto e la conferenza stampa di presentazione, il progetto proseguirà con:
Un’iniziativa di divulgazione nelle scuole, dove il progetto sarà illustrato e dove sarà chiesto agli studenti di esprimersi su questa storia attraverso un disegno, una poesia, un video, un racconto.
Un tour per il centro storico di Castrolibero.
La messa in scena dello spettacolo teatrale “Diciassette case”, scritto e diretto da Alessandro Chiappetta e allestito dalla compagnia Quinta Scenica, e che proprio a questi fatti è ispirato. Lo spettacolo è in programma a luglio all’anfiteatro di Castrolibero, compatibilmente con l’andamento della pandemia.
Un casting, rivolto agli studenti, e che si terrà all’anfiteatro di Marano Marchesato, per partecipare come comparse allo spettacolo suddetto. La giornata sarà anche l’occasione per raccogliere quanto prodotto dagli studenti stessi.
Per il progetto “Diciassette case”, inoltre, Quinta Scenica si è dotata di un apposito sito web (www.diciassettecase.it) dove raccontare l’evolversi del progetto e raccogliere il materiale che via via sarà realizzato. Sul sito e sulle pagine Facebook e Instagram di Quinta Scenica saranno date tempestive informazioni anche sulle date delle iniziative previste e sulle modalità di partecipazione che terranno conto delle normative vigenti sulla pandemia.
L’associazione Quinta Scenica presenterà ufficialmente il progetto “Diciassette case” nella conferenza stampa che si terrà in modalità telematica VENERDI 7 MAGGIO 2021 in diretta alle ore 18 sulla pagina Facebook di Quinta Scenica.
Interverranno alla presentazione il presidente di Quinta Scenica Alessandro Chiappetta e il vice presidente Maddalena Molinaro.Il progetto “Diciassette case” è realizzato col contributo della Regione Calabria (Pac 2014-2020, asse 6, azione 6.7.1, azione 3 tipologia 3.1, annualità 2019) nell’ambito della valorizzazione di eventi storici e personalità rilevanti a livello regionale in ambito culturale e artistico.
Davvero tanti gli spunti di riflessione emersi durante il webinar “Terremoti nella storia e rischio idrogeologico oggi – Il sisma del 1905” organizzato dall’associazione di promozione sociale Quinta Scenica e trasmesso in diretta lunedì 12 aprile sulla pagina Facebook della stessa associazione (dove è rimasto ancora visibile)
L’iniziativa è il primo appuntamento del progetto “Diciassette case” risultato tra i beneficiari del Pac Calabria 2014-2020 (Asse 6, Azione 6.7.1, Azione 3, Tipologia 3.2) sulla valorizzazione di eventi storici e personalità rilevanti a livello regionale in ambito culturale e artistico.
Il terremoto dell’8 settembre 1905, che colpì tantissime città calabresi, è stato un evento molto particolare, “non solo per la natura del movimento tellurico ma anche per la ricostruzione che ne è seguita” ha spiegato l’ingegner Fausto Capitano facendo riferimento sia al numero delle vittime che alla tecnica di ricostruzione che si scelse di adottare per restituire vita e dignità ai centri abitati e alle famiglie colpite.
Furono diversi i comitati spontanei nati in diverse città italiane che portarono in provincia di Cosenza ristori e aiuti concreti per portare a termine una ricostruzione che, solo a Castroliberò, durò appena due anni al termine dei quali le “diciassette case” che danno il titolo al progetto vennero regalate a diciassette famiglie sfollate.
Interessanti i contributi portati alla discussione dallo storico Antonello Savaglio, che ha ricordato la presenza, sui luoghi colpiti dal sisma anche del Re Vittorio Emanuele III, e di Daniele Bilotto che ha riportato ricordi e leggende popolari che si intrecciano alla storiografia ufficiale. Ad Amarildo Russo è toccato infine raccontare come la tradizione popolare ogni anno renda memoria al sisma, citando come, ancora oggi, nella notte dell’8 settembre, a Castrolibero, si aggiri la figura del “Mastru Rafele”, gigantesca e paurosa effigie che rappresenta la paura del terremoto e che poi, dopo aver girato per le strade della città, viene bruciata per lasciar spazio alla speranza di una rinascita.
Tra gli interventi, moderati dal presidente di Quinta Scenica Alessandro Chiappetta, anche quelli dell’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Marano Marchesato Antonella Belmonte, dell’assessore al Teatro del Comune di Mendicino Rossella Giordano e del sindaco di Castrolibero Giovanni Greco.
Il progetto prevede diverse iniziative che saranno calendarizzate e presentate nei prossimi giorni e si concluderà a luglio all’anfiteatro “Vincenzo Tieri” di Castrolibero, pandemia permettendo, con il debutto di uno spettacolo teatrale dal titolo proprio “Diciassette case”, scritto e diretto dallo stesso Alessandro Chiappetta e che metterà in scena la compagnia Quinta Scenica.
“Terremoti nella storia e rischio idrogeologico oggi – Il sisma del 1905” è il tema di un webinar in programma lunedì 12 aprile alle ore 18 organizzato dall’associazione di promozione sociale Quinta Scenica.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Castrolibero Giovanni Greco, del sindaco di Mendicino Antonio Palermo e dell’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Marano Marchesato Antonella Belmonte, si confronteranno sul tema gli storici Antonello Savaglio, Daniele Bilotto e Amarildo Russo e l’ingegner Fausto Capitano. Gli interventi saranno moderati dal presidente di Quinta Scenica Alessandro Chiappetta.
Il webinar, che potrà essere seguito in diretta sulla pagina Facebook di Quinta Scenica, è il primo appuntamento del progetto “Diciassette case” risultato tra i beneficiari del Pac Calabria 2014-2020 (Asse 6, Azione 6.7.1, Azione 3, Tipologia 3.2) sulla valorizzazione di eventi storici e personalità rilevanti a livello regionale in ambito culturale e artistico.
“Il terremoto del 1905 e la ricostruzione che ne è seguita – spiega il presidente di Quinta Scenica Alessandro Chiappetta – oltre ad aver causato molti lutti e diversi danni, ha influenzato molto lo sviluppo di diverse comunità calabresi. Non solo: tra Castrolibero, Marano e Mendicino intervenne un comitato di filantropi napoletani che contribuì in maniera determinante alla ricostruzione. Basti pensare che in appena due anni, solo a Castrolibero, vennero costruire diciassette case nuove (da cui il titolo al progetto) che furono regale alle famiglie sfollate. Un grande gesto di solidarietà, di fratellanza tra popoli e di speranza, tutte cose delle quali abbiamo bisogno anche oggi”.
Il progetto prevede diverse iniziative e si concluderà a luglio con il debutto di uno spettacolo teatrale dal titolo proprio “Diciassette case”, scritto e diretto dallo stesso Alessandro Chiappetta e che metterà in scena la compagnia Quinta Scenica.