Diciassette Case

Webinar “Terremoti nella storia e rischio idrogeologico oggi – Il sisma del 1905”

Davvero tanti gli spunti di riflessione emersi durante il webinar “Terremoti nella storia e rischio idrogeologico oggi – Il sisma del 1905” organizzato dall’associazione di promozione sociale Quinta Scenica e trasmesso in diretta lunedì 12 aprile sulla pagina Facebook della stessa associazione (dove è rimasto ancora visibile)

L’iniziativa è il primo appuntamento del progetto “Diciassette case” risultato tra i beneficiari del Pac Calabria 2014-2020 (Asse 6, Azione 6.7.1, Azione 3, Tipologia 3.2) sulla valorizzazione di eventi storici e personalità rilevanti a livello regionale in ambito culturale e artistico.

Il terremoto dell’8 settembre 1905, che colpì tantissime città calabresi, è stato un evento molto particolare, “non solo per la natura del movimento tellurico ma anche per la ricostruzione che ne è seguita” ha spiegato l’ingegner Fausto Capitano facendo riferimento sia al numero delle vittime che alla tecnica di ricostruzione che si scelse di adottare per restituire vita e dignità ai centri abitati e alle famiglie colpite. 

Furono diversi i comitati spontanei nati in diverse città italiane che portarono in provincia di Cosenza ristori e aiuti concreti per portare a termine una ricostruzione che, solo a Castroliberò, durò appena due anni al termine dei quali le “diciassette case” che danno il titolo al progetto vennero regalate a diciassette famiglie sfollate.

Interessanti i contributi portati alla discussione dallo storico Antonello Savaglio, che ha ricordato la presenza, sui luoghi colpiti dal sisma anche del Re Vittorio Emanuele III, e di Daniele Bilotto che ha riportato ricordi e leggende popolari che si intrecciano alla storiografia ufficiale. Ad Amarildo Russo è toccato infine raccontare come la tradizione popolare ogni anno renda memoria al sisma, citando come, ancora oggi, nella notte dell’8 settembre, a Castrolibero, si aggiri la figura del “Mastru Rafele”, gigantesca e paurosa effigie che rappresenta la paura del terremoto e che poi, dopo aver girato per le strade della città, viene bruciata per lasciar spazio alla speranza di una rinascita.

Tra gli interventi, moderati dal presidente di Quinta Scenica Alessandro Chiappetta, anche quelli dell’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Marano Marchesato Antonella Belmonte, dell’assessore al Teatro del Comune di Mendicino Rossella Giordano e del sindaco di Castrolibero Giovanni Greco.

Il progetto prevede diverse iniziative che saranno calendarizzate e presentate nei prossimi giorni e si concluderà a luglio all’anfiteatro “Vincenzo Tieri” di Castrolibero, pandemia permettendo, con il debutto di uno spettacolo teatrale dal titolo proprio “Diciassette case”, scritto e diretto dallo stesso Alessandro Chiappetta e che metterà in scena la compagnia Quinta Scenica.